Gli aumenti dei prezzi dei carburanti stanno avendo un impatto significativo sulle famiglie italiane, che devono fare i conti con un aumento delle spese per la mobilità. Il Governo ha quindi introdotto una serie di misure per limitare i disagi dovuti ai rincari, come il taglio delle accise, e prorogato il bonus carburante.
Anche per il 2023 infatti è possibile usufruire del bonus benzina come richiederlo, in questo articolo andiamo a vedere in cosa consiste il buono, come funziona e a chi spetta.
Il bonus carburante consiste in un buono, o voucher, erogato dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti, con qualsiasi contratto, per un valore massimo di 200 euro annui a persona.
I buoni carburante sono esenti da imposizione fiscale e previdenziale, sia per il datore di lavoro che per il dipendente. Questo significa che il datore di lavoro può dedurli dal reddito d’impresa e il dipendente non deve pagarci tasse o contributi.
I buoni carburante possono essere utilizzati per il rifornimento di benzina, diesel, GPL e metano, presso qualsiasi distributore. Possono anche essere utilizzati per la ricarica dei veicoli elettrici.
I datori di lavoro possono erogare i buoni carburante in formato cartaceo o elettronico. I buoni cartacei possono essere consegnati al dipendente o spediti per posta. I buoni elettronici possono essere caricati su una carta prepagata o su un portafoglio digitale.
Vediamo i passaggi per l’erogazione del bonus carburante:
Nel caso in cui il datore di lavoro non voglia erogare il bonus carburante, può comunicarlo ai propri dipendenti entro il 31 dicembre 2023.
Possono beneficiare del bonus carburanti 200 euro tutti i lavoratori dipendenti, con qualsiasi contratto, delle aziende private, studi professionali o enti del terzo settore.
Il bonus non spetta ai lavoratori autonomi, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici economici e degli enti pubblici non economici. Non spetta inoltre ai pensionati e ai disoccupati.
Per richiedere il bonus benzina, i lavoratori dipendenti non devono presentare alcuna domanda. Sarà il datore di lavoro a corrispondere il bonus direttamente al lavoratore. I buoni carburante sono nominativi e non trasferibili. Il valore del buono carburante sarà scalato dall’importo da saldare al momento del pagamento.
In Italia, il prezzo del carburante è aumentato in modo significativo negli ultimi mesi, a causa della guerra in Ucraina e della crisi energetica globale. Questo aumento ha messo a dura prova le finanze di famiglie e individui, che spesso utilizzano l’auto per spostarsi per lavoro, per studio o per motivi personali.
Il bonus carburanti è una misura di sostegno che può contribuire a ridurre l’impatto economico dell’aumento del prezzo del carburante.
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