Le auto italiane non stanno vivendo un periodo particolarmente felice, ma il Governo Meloni vuole rilanciarle. Ecco i dettagli sulla scelta.
La produzione di auto in Italia è uno dei temi più dibattuti degli ultimi mesi, dal momento che la situazione è precipitata nel corso del 2024. Nello specifico, c’è stato un crollo del 36,8% rispetto al 2023, con la produzione che si è fermata a 475.090 unità, contro le 751.384 dell’anno precedente, a conferma del calo di investimenti fatti dal gruppo Stellantis nel nostro paese. Non c’è da sorprendersi del clima di tensione nato tra il gruppo di John Elkann ed il Governo presieduto da Giorgia Meloni, anche se ora le parti si stanno riavvicinando.
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Dopo le dimissioni del CEO Carlos Tavares, principale fautore della politica “anti-Italia”, ci sono stati già diversi incontri tra Elkann, gli altri manager di Stellantis ed i membri del Governo Meloni, nell’attesa dell’approdo in parlamento del Presidente del prossimo 19 di marzo. Si tratterà di una data fondamentale per il destino della produzione delle auto in Italia e dei migliaia di lavoratori che sperano in maggiori garanzie per il loro futuro. Nel frattempo, l’esecutivo ha deciso di puntare sulle auto italiane, una scelta che fa ben sperare in chiave futura.
Governo Meloni, si punta sull’Alfa Romeo Tonale
Il Governo di Giorgia Meloni, nel corso delle ultime ore, ha annunciato una grande novità per quanto riguarda la flotta delle proprie vetture. Al posto delle Ford Focus ibride arriveranno le Alfa Romeo Tonale, che andranno così a rimpiazzare i modelli arrivati dagli Stati Uniti nel 2021, per volontà dell’esecutivo diretto da Mario Draghi. La scelta fatta dal Governo non rappresenta solo un cambiamento logistico, ma anche un chiaro segnale a sostegno del Made in Italy. La Tonale, così come la FIAT Panda, viene prodotta da Stellantis a Pomigliano d’Arco, in Campania, ed ha ottenuto ottimi risultati in questi anni.
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Va specificato che il Governo Meloni non ha acquistato le Tonale che i membri dell’esecutivo andranno ad utilizzare, visto che le auto sono state prese in leasing per tre anni da Leasys, una joint venture tra Stellantis e Credit Agricole. Secondo quanto emerso, il canone mensile sarà di 463 euro, in aumento di 100 euro esatti rispetto ai 363 euro che venivano versati alla Ford per le Focus. Vedremo se la scelta del Governo farà la differenza anche nelle trattative con Stellantis per il futuro.