L’Agenzia delle Entrate sta mandando lettere di compliance, con 7,5 milioni di avvisi previsti entro il 2027 per delle irregolarità fiscali.
E’ partita la missione dell’Agenza delle Entrate per recupero delle imposte nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di aiutare i cittadini italiani nella correzione di eventuali irregolarità nelle dichiarazioni fiscali negli adempimenti tributari. L’Agenzia delle Entrate ha l’obiettivo di trasmettere fino a 7,5 milioni di avvisi ai contribuenti allo scopo di incrementare le cifre da recuperare.

Il programma nei prossimi anni prevede l’invio di 2,7 milioni di notifiche nell’anno in corso, mentre per il 2026 per il 2027 si prevede un invio di 2,4 milioni di lettere. In ciascun anno la strategia è quella di migliorare l’utilizzo delle lettere di compliance con una programmazione di 7,5 milioni di invii in tre anni grazie ad un processo che è stato avviato dalle istituzioni fiscali italiane già nei periodi precedenti. Quanti soldi devi avere in banca per chiedere un mutuo? Esiste una quota precisa e nessuno lo sa.
La strategia dell’Agenza delle Entrate
Nel documento firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è emerso che tale programmazione è volta a favorire l’individuazione di basi imponibili ai fini dell’Iva e delle imposte dirette. Come emerge dal sito web brocardi.it l’efficacia delle segnalazioni avviene attraverso un processo di analisi dei dati in modo tale da valutare l’impatto delle comunicazioni per migliorare l’intero sistema di prevenzione e adempimento spontaneo.

I dati ufficiali del 2024 non sono ancora emersi ma quelli dell’anno precedente hanno messo in mostra il ruolo strategico di questa misura che ha permesso l’ottenimento di 4,2 miliardi di euro, andando a coprire il 13,4% delle somme recuperate dall’evasione. Le lettere inviate nel 2018 erano appena 1,9 milioni, mentre lo scorso anno sono cresciute sino a 3,2 milioni. In questo caso la ricezione di un avviso compliance non è equivale a una contestazione formale ma rappresenta un invito per il contribuente, dopo un esame dei dati e dei versamenti effettuati, a regolarizzare spontaneamente eventuali discrepanze, evitando sanzioni onerose.
Si tratta di un piano per evitare evasioni che pone l’accento sulla tempestività delle risposte degli interpellati con l’obiettivo di garantire chiarimenti entro 80 giorni dalla presentazione della domanda, andando a monitorare le comunicazioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Con il passare degli anni l’analisi dei dati relativi alle comunicazioni consentirà di individuare le aree più critiche e agire prevedendo le omissioni più comuni e le dichiarazioni incomplete o mancanti di redditi dei vari contribuenti grazie alla tecnologia le informazioni ricavate delle fatture elettroniche. Dagli scontrini telematici sarà possibile identificare subito eventuali discrepanze per evitare sanzioni successive. Coloro che saranno interpellati potranno versare le cifre esatte andando ad appianare una problematica molto seria.