In base alle voci che girano sul direttore della Bundesbank, la BCE potrebbe raggiungere un livello di tassi di interesse neutrale rispetto all’economia.
La Banca centrale europea (BCE) è la banca incaricata dell’attuazione della politica monetaria per i venti Paesi dell’Unione europea che hanno accettato la moneta unica formando la zona euro, con una politica di vigilanza sugli enti creditizi. Ha sede a Francoforte sul Meno, in Germania, ed è stata istituita il 1º giugno 1998 succedendo all’Istituto monetario europeo, in vista dell’introduzione dell’euro il 1º gennaio 1999.
I Paesi che hanno aderito sono i seguenti: Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha annunciato che a partire dalle prossime riunioni i tassi di interesse della banca centrale europea potrebbero risultare neutrali. Si tratta di una vera e propria bomba. Il tasso di interesse neutrale non dovrebbe rallentare l’economia perché un sistema come quello europeo prevede che gli interventi monetari non possano accrescere o diminuire l’inflazione.
“Non voglio speculare sulla prossima riunione ma ci stiamo avvicinando a un livello dove lasciamo il territorio restrittivo ed entriamo in quello neutrale”, ha dichiarato Joachim Nagel come riportato da Bloomberg TV. Il presidente della Bundesbank ha annunciato che le sue aspettative sono piuttosto alte e in linea con l’atteggiamento positivo della BCE. I tassi di interesse si verificano quando una banca centrale determina che il costo del denaro si assesti tra l’1,75% e il 2,25%.
Al momento il deposito della BCE è al 2,75% e quindi richiederebbero due riduzioni da 25 punti base per ottenere la neutralità. Il termine tassi neutrali potrebbe suggerire un livello nullo ma le banche possono intervenire in modi diversi: quando c’è una minima crescita e una bassa inflazione i tassi possono aumentare le disponibilità di denaro o rilanciare l’economia. Al contrario quando c’è una alta inflazione e uno sviluppo i tassi vengono aumentati per ridurre disponibilità di denaro e rallentare l’economia per far scendere l’inflazione. Ecco come uscire da una situazione debitoria importante.
Negli ultimi anni la BCE ha avuto un’inflazione molto alta ma l’aumento dei prezzi è tornato attorno al 2%. Per questo motivo in Germania sarebbero pensando alla neutralità e quindi le conseguenze sarebbero positive sulle rate dei mutui che potrebbero abbassarsi ma molto dipenderà dalla decisione della banca centrale. La soglia attorno al 2% è un punto ideale di mantenimento di un’economia stabile.
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